Cortinarius calochrous var.coniferarum (M.M. Moser) Nezdojm. (1983)

Sinonimi:
Cortinarius calochrous f. coniferarum (MM Moser) Nespiak [come 'Cortinarius callochrous f. coniferarum'], (1975)
Cortinarius calochrous subsp. coniferarum (MM Moser) Brandrud [come 'Cortinarius callochrous subsp. coniferarum'], in Brandrud e Melot, nordica Jl. Bot. 10(5): 536 (1990)
Cortinarius calochrous subsp. coniferarum (MM Moser) Brandrud, H. Lindstr., H. Markl., Melot e Muskos [come 'Cortinarius callochrous subsp. coniferarum] ', Cortinarius, Flora Photographica versione] Svedese [(Matfors): A48 (1989)
Phlegmacium calochroum var. coniferarum M.M. Moser, Gatt.Phlegm.: 353 (1960)

Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e da “calochrous”= dal bel colore, e da “conifera rum”= per l’habitat nelle conifere.

 

Cappello 40-85 mm di diametro emisferico, poi convesso, infine appianato, cuticola, fibrillosa, vischiosa con tempo umido, giallo-scuro, giallo-ocra, bruno-ocraceo, con centro più scuro bruno-rossastro per resti squamosi di velo, margine debordante, ± regolare più chiaro.
Lamelle strettamente adnate, fitte, abbastanza larghe,intercalate da lamellule di varia lunghezza, grigie-lilla, lilla-vivo, infine bruno-rossastre, filo lamellare da intero a finemente denticolato, concolore.
Gambo 35-60 mm cilindrico con bulbo basale marginato, sodo, pieno, biancstro, bianco-giallastro, con apice lilacino, cortina bianca-giallastra, lasciante in alto una zona annulariforme giallo-ocracea, poi ocra-rossastra per la caduta delle spore mature.
Carne di colore bianco-grigiastra.
Odore mite, leggermente terroso dopo un po’ di tempo.
Sapore dolciastro.
Reazione macrochimica KOH cuticola + micelio = rosa a bruno-rosso.
Habitat Abete rosso (Picea abies).

Spore: amigdaliformi a ellissoidali, verrucose, (10,19 )10,57-11,783(12,14) × (5,63 )5,999-6,651(7,12)µm, Q= 1,62-2,07, media 11,36 × 6,31µm, Qm= 1,77.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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