Cortinarius caninus (Fr.) Fr. (1838)

Sinonimi:
Agaricus anomalus var. caninus Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 221 (1821)
Agaricus caninus Fr.
Cortinarius anomalus var. caninus (Fr.) Maire, Trab. Mus. Ciènc. nat. Barcelona, sèr. bot. 15(2): 105 (1933)
Dermocybe canina (Fr.) Wünsche

Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e dall’aggettivo “canìnus” allude, forse, alla zona anulare presente sul gambo, disposta “come il collare di un cane”.

 

Cappello 30-70 mm di diametro emisferico, convesso, poi convesso-appianato, con largo e basso umbone, cuticola asciutta, opaca, con fini fibrille innate, brillante con tempo umido, più chiara con tempo secco, bruno-chiaro, bruno-argilla, con leggere sfumature violette in gioventù, bruno-ocraceo, bruno-fulvastro, bruno-rossastro, margine involuto, poi a lungo ricurvo, regolare, più chiaro.
Lamelle largamente adnate smarginate, intercalate da lamellule di varia lunghezza, larghe, sinuose, violette-pallido, violetto-lilla, poi bruno-lilla, infine bruno-ruggine, filo lamellare, leggermente da intero a leggermente seghettato, più chiaro.
Gambo 50-100 mm, cilindrico, claviforme, slanciato, sodo, asciutto, pieno poi cavo, violetto all’apice, altrove biancastro, poi bruno-pallido, ricoperto da un feltro-lanoso biancastro (più evidente nel giovane), che in alto forma una zona anulare evidente, cortina abbondante arenosa, nel giovane unisce il gambo con l’orlo del cappello, presto fugace.
Carne biancastra con sfumature violette, violacea all’apice del gambo.
Odore a volte leggero erbaceo, altre forte pungente indefinibile.
Sapore dolciastro.
Reazione macrochimica KOH carne = bruna, Formolo carne = violetta-lilacina.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

 

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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