Cortinarius clarobrunneus (H. Lindstr. & Melot) Niskanen (2009

Sinonimi:
Cortinarius brunneus var. clarobrunneus H. Lindstr. & Melot, in Brandrud, Lindström, Marklund, Melot & Muskos, Cortinarius, Flora Photographica vol. 2 [Swedish version by Brandrud] (Sweden): 33 (1992)

Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e da “claro”= splendente, luminoso, chiaro, e “brunneus”=bruno, significa chiaro-brunneo.

 

Cappello 20-70 mm di diametro, conico-globoso, poi appianato con umbone basso e arrotondato, igrofano, liscio pellucido, bruno-pallido, bruno-giallastro-scuro, brunastro, con tempo asciuuto si decolora all’argillaceo con striature radiali più scure, margine involuto poi piegato in basso infine disteso con abbondante velo biancastro setoso-fibrilloso da giovane, poi fugace.
Lamelle adnate-smarginate, intercalate da lamellule di varia lunghezza, mediamente spaziate, sinuose, bruno-ocracee, poi brunastre, filo lamellare ± regolare, ondulato, biancastro.
Gambo 50-90 mm, cilindrico, o ingrossato alla base, liscio, biancastro poi bruno-pallido, imbrunente alla manipolazione, velo biancastro fibrilloso-setoso, e forma una piccola zona annuliforme presto fugace.
Carne brunastra, più scura alla base del gambo.
Odore leggero rafanoide.
Sapore dolciastro sgradevole.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

Microscaopia: exs n.706
Spore: subglobose a largamente ellissoidali, verrucose più dense all’apice, 6,5-8,5 × 5-6,5 µm

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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