Cortinarius vibratilis (Fr.) Fr. (1838)

Sinonimi:
Agaricus vibratilis Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 227 (1821)

Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e dall’aggettivo latino “vibràtilis” significa, letteralmente, “che può essere fatto brillare, luccicare, raggiare, scintillare, sfolgorare”.

 

Cappello 20-45 mm di diametro, emisferico, convesso, convesso-appianato, quasi sempre con largo umbone ottuso, igrofano, cuticola glutinosa, glutine amarissimo all’assaggio, liscia, lucente, giallo-arancio, giallo-ocracea, giallo-rossiccia, decolorante all’ocra-arancio-pallido con tempo secco, margine sottile, a lungo incurvato, poi diritto, più chiaro.
Lamelle adnate, intercalate da lamellule di varia lunghezza, fitte, ocraceo-pallido, poi bruno-ocracee, infine bruno-rossastre, filo lamellare intero a finemente crenulato, più pallido all’inizio poi concolore.
Gambo 40-80 mm, cilindrico, slanciato, flessuoso, uguale o con base da leggermente ingrossata a claviforme, pieno fistoloso infine cavo, fibrilloso-sericeo, molto glutinoso, bianco, bianco-ocraceo, cortina, glutinosa, scarsa, fugace.
Carne molliccia, biancastra, bianco-giallastra.
Odore leggero, al taglio leggermente rafanoide.
Sapore amaro in tutto il carpoforo.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine2

Spore: 2: ellissoidali a subamigdaliformi, leggermente verrucose, (6,81)7,04-7,44-8,05(8,26) × (4,71)4,94-5,28-5,52(5,68)µm, media 7,54 × 5,23µm.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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