Geastrum quadrifidum DC. ex Pers. (1801)

Etimologia: Geastrum, dal greco “ge”= terra, e da “aster”= stella, astro della terra, per l’aspetto del carpoforo maturo, e dal latino “quadrifidus”= diviso in quattro parti, con riferimento al numero delle lilacine.

 

Basidiocarpo 20-30 mm di diametro, costituito da un Esoperidio e da un Endoperidio, di forma subglobosa, poi si apre a forma di stella, non igroscopico.
Esoperidio si apre in 4-5 lacinie, che a maturità si mettono in posizione orizzontale, con le punte appoggiate allo strato miceliare biancastro, infossato nel terreno a forma di coppa, agglomerante substrato terroso e aghi, lacinie bianche bianco-avorio, poi ocra-brunastro.
Endoperidio 10-15 mm di diametro, ovoidale, contenente la gleba, grigiastro, grigio-brunastro, peduncolo alto 1-2 mm, apofisi piccola, poco pronunciata, subanulare, avolte leggermente striata, area-peristoma ben delimitata a maturita si apre con un foro regolare leggermente striato, deiscenza tramite un piccolo foro apicale (stoma) orlo fimbriato.
Gleba all'inizio bianca, poi a maturazione (spore e capillizio) marrone-scuro.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

Microscopia: exs. n.1019
Spore: 2: subglobose, verrucose, (3,82)4,05-4,71-4,80(5,01)µm, con bassi e irregolari aculei, (0,22)0,22-0,355-0,56(0,62)µm, in numero di 14-18 sulla circonferenza.
Capillizio: 2: non ramificato, non settato, liscio o leggermente incrostato all’esterno, di diametro (2,40)3,07-3,505-7,56(9,87)µm, a pareti spesse, lume discontinuo, quasi inesistente a tratti ridotto a zero.

 

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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