Gymnosporangium tremelloides R. Hartig. (1882)

Sinonimi:
Gymnosporangium ariae-tremelloides Klebahn, Z. PflKrankh. PflPath. PflSchutz 17: 138 (1907)

Etimologia: Gymnosporángium dal greco “gymnós”= nudo, scoperto, “spóros”= spora e da “angeíon”= involucro, contenitore, con gli sporangi lisci, da “Tremélla” “tremere” tremare, tremolante, per la consistenza gelatinosa del carpoforo.


Detti funghi della <ruggine> ruggini opsicicliche etoroiche, appartiene all'ordine delle Uredinali.

Gymnosporangium tremelloides è un tipico esempio di <eterocismo> cioè, questa specie ha bisogno per il proprio ciclo vitale di più piante ospiti, sensa le quali non può riprodursi. Il (fungo) sviluppa un micelio pluricellulare in grado di penetrare nelle cellule della pianta ospite, (in questo caso ginepro comune) questa reagisce con dei "tumori" (rigonfiamenti) sulla cui superficie compare un ammasso mucillaginoso, gelatinoso arancio-giallastro, arancio-bruno, non sono altro che ammassi di (teleutosori o teleiosori), pieni di spore bicellulari peduncolate dette teleutospore o teleiospore), Le teleutospore, di solito alle prime piogge primaverili producono ognuna un basidio con 4 basidiospore, che al momento giusto vengono liberate e disperse dal vento. Quando una basidiospora cade su una foglia di rosacea (melo, pero, ecc.) nel nostro caso biancospino, germina in una goccia d'acqua. Il tessuto della foglia viene invaso dal micelio che forma degli ammassi detti spermogoni o picnidiosori, i quali danno origine a picnidiospore o spermazi, vengono liberate mediante secrezioni liquide odorose. Queste esecrezioni attirano insetti e assicurano la diffusione degli spermazi ed il loro trasporto di spermogoni di una certa polarità sessuale e spermogoni di polarità sessuale differente. Avvenuta la copulazione si formeranno nuovi ammassi micelari con cellule binucleate chiamati ecidiosori localizzati nella pagina inferiore della foglia. In seguito queste strutture produrranno le ecidiospore, spore binucleate o dicariofitiche, che vevengono disperse dal vento e potranno germinare solo se portate su un nuovo ospite (un'altra rosacea). Qui il micelio dicariofitico, invade il tessuto della pagina inferiore della foglia formando delle strutture riproduttive dette uredosori, dal carateristico color bruno-ruggine. Gli uredosori produrranno in seguito le uredospore, (spore sempre dicariofitiche) in grado di propagare e riprodurre nuovi miceli dicariofitici su ospiti della stessa specie. Dopo un certo tempo, determineranno la morte dell'ospite e da condizioni climatiche favorevoli, un'uredospora formerà un micelio in grado di produrre nuove strutture, i teleutosori che produrranno teleutospore chiudendo il ciclo di queste complicate uredidinales.
Il fungo é solo in una fase della sua vita perché il suo ospite bersaglio é il sorbo, melo, pero, ecc.

Habitat Ginepro comune(Juniperus communis).

Immagine2 3

Microscopia:
Teleutospore: bicellulari, subglobose, allungate (47,06)48,42-53,435-58,66(61,41) × (20,99)21,80-23,4-27,57(28,44) µm, con lunghi pedicelli gelatinosi 2.
Teleutospore giovani con germinazioni ifali.
Metabasidio 2 - Fragmobasidio - Basidiospore

Descrizione tratta dal libro:
BRUNO CETTO I FUNGHI DAL VERO vol 2,
LUIGI VIGNOLI 1964 SISTEMATICA delle piante inferiori TALLOFITE

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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