Hygrophorus piceae Kühner (1949)

Etimologia: della parola Hygrophorus, dal greco “hygròs”= umido e “phorus”= io porto, suffisso derivato dal verbo greco féro, allude al fatto che molte specie di questo genere sono portatrici di umidità, vale a dire che presentano il più delle volte il cappello e/o il gambo viscidi o addirittura glutinosi, e piceae, “picea” abete, dell’abete, per il suo habitat tipico sotto Picea abies o excelsa.

 

Cappello 25-50 mm di diametro, all'inizio emisferico, poi convesso, infine irregolarmente appianato, a volte con piccolo umbone ottuso, cuticola igrofana, sottile, liscia, bianca e vischiosa con tempo umido, di aspetto brillante quasi verniciato con tempo secco, in vecchiaia con centro crema-ocraceo, margine a lungo incurvato, sottile, eccedente, regolare.
Lamelle adnate leggermente decorrenti, intercalate da lamellule, abbastanza rade, alcune forcate, sinuose, biancastre, poi bianco-crema con riflessi rosati, infine ocracee, filo lamellare intero, concolore.
Gambo 30-60 mm, cilindrico, da leggermente ingrossato ad attenuato alla base, spesso ricurvo, pieno, un pò vischioso con tempo umido e asciutto a tempo secco, fibrilloso, pruinoso-forforaceo in alto, bianco.
Carne soda, biancastra.
Odore e Sapore nullo.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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