Lycoperdon umbrinum Pers. (1801)

Etimologia: Lycoperdon, dal geco “lýcos”= lupo, e “pérdomai” emettere aria dal ventre, ovvero loffa o peto di lupo, per il modo in cui vengono disperse le spore, e umbrinum, dal latino “úmbra”= ombra, oscuro, ombreggiato.

 

Carpoforo 20-40 mm di diametro × 30-50 mm, d’altezza, globoso, subgloboso, piriforme, base sterile appena accennata, fissato al substrato da un fascetto di ife miceliari bianche.
Esoperidio ricoperto da densi e rigidi aculei, all’inizio riuniti in gruppi, poi singoli, uniformemente distribuiti anche per tutta la lunghezza dello pseudogambo, crema-brunastri, con punte più scure, poi bruni, bruni-nerastri.
Endoperidio liscio, sottile, crema-giallastro.
Gleba (carne) all’inizio bianca, poi giallo-olivastro, infine a maturazione giallo-brunastra, pulverulenta (polvere sporale), la quale viene espulsa attraverso un orifizio (Stoma), che si apre alla sommità del carpoforo, tondeggiante e fimbriato, Subgleba spugnosa formata da cellette piccole, di colore a maturazione ocra-marrone, con sfumature lilacine, Capillizio ben distinto
Habitat Abete rosso (Picea abies).

Immagine 2

Microscopia: exs. n.1288
Spore: 2: sferiche, sublisce, a finemente punteggiate, (3,33)3,57-4,05-4,65(5,26)µm, senza sterigmi liberi nel preparato.
Capillizio: 2: con pareti ± sottili, ramificato, con pori irregolarmente tondi, con radi setti e poche ramificazioni, largo (3,59)3,95-6,025-6,26(6,62)µm, spessore parete (0,55)0,57-0,84-0,97(1,07)µm.
Struttura degli aculei: 2: 3: costituita di sferociti da allungati a subglobosi a ± rettangolari, disposti in fila, (17,41)19,27-24,365-34,13(35,15) x (10,17)11,52-11,92-17,54(18,22)µm, subglobosi o tondeggianti alla base (24,94)25,32-29,375-39,71(41,92) x (20,10)21,57-22,96-30,61(33,10)µm.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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