Phaeocollybia christinae (Fr.) R. Heim (1931)

Etimologia: Phaeocollybia, dal greco “phaios”= scuro, fosco, oscuro, (Collybia scura), e dal genere Collybia (etimologia incerta) dal greco “kóllybos”= moneta spicciola, di poco valore, per la forma o dimensioni di alcune specie, e christinae, da nome proprio.

 

Cappello 15-40 mm di diametro, inizialmente conico-acuto, poi conico-convesso, con umbone acuto, viscido, da rosso-arancio, a bruno-rosso con tempo umido, sericeo lucente e di colore ocra-fulvastro con tempo secco, margine ondulato, lobato.
Lamelle strettamente adnate, arrotondate al gambo, intercalate lamellule, fitte, giallo arancio, poi rossastre.
Gambo 70-100 mm, cilindrico, attenuato in basso, profondamente radicante, glabro e liscio, giallo-aranciato all’apice, rossastro nella parte mediana, bruno-rossastro-scuro nella parte radiciforme interrata.
Carne esigua, fibrosa, cartilaginea, concolore alla parte esterna.
Odore rafanoide.
Sapore acidulo amarognolo.
Habitat Abete rosso(Picea abies), parassita su radici arboree, eventualmente anche saprofita su materiale vegetale interrato

Immagine2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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