Tricholoma arvernense Bon (1976)

Sinonimi:
Tricholoma sejunctoides P.D. Orton, Notes R. bot. Gdn Edinb. 44(3): 495 (1987)

Etimologia: Tricholoma, dal greco “thríx tricós” peli, capelli, treccia, e “loma”= orlo, bordo, margine, dal margine peloso, e arvernense, da “Arvernia” città o territorio degli Arvenni, popolazione gallica dell’Aquitania, oggi Auvergne (Alvenia), per la località segnalata del primo ritrovamento.

 

Cappello 40-90 mm di diametro, conico-campanulato poi emisferico, convesso, con ampio umbone ottuso poco pronunciato, cuticola separabile, untuosa a tempo umido, fibrillosa, giallo-bruno, giallo-d’orato, con fibrille radiali rosso-aranciate, margine liscio, sottile, sinuoso, più pallido.
Lamelle smarginate, leggermente decorrenti con dentino, larghe, intercalate da rare lamellule, bianche, biancastre, poi con l’età ingiallenti, filo lamellare eroso.
Gambo 50-80 mm, cilindrico, uguale o subclavato, a volte un po’ bulboso, pieno, fibrilloso, di colore bianco, con tendenza a ingiallire in vecchiaia.
Carne bianca, giallina.
Odore leggermente subfarinoso.
Sapore subfarinoso-amarognolo.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

Microscopia: exs. n.690-724
Spore: largamente ellittiche o subglobose, lisce, 4,71-6,11 x 4,27-5,36 µm.
Basidi: cilindrici-clavati, tetrasporici.
Pileipellis: 2: 3: parallele, tipo filamentoso, settate, ife terminali rialzate e a ciuffi, giunti a fibbia rari, 4,18-8,29-10,08 µm.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


[< Precedente] [HOME] [Seguente >]