Cortinarius urbicus (Fr.) Fr. (1838)

Sinonimi:
Agaricus urbicus Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 216 (1821)
Cortinarius urbicus (Fr.) Fr., (1838) var. urbicus
Hydrocybe urbica (Fr.) M.M. Moser, in Gams 2: 163 (1953)
Phlegmacium urbicum (Fr.) M.M. Moser, in Gams, Kleine Kryptogamenflora, Edn 2 (Stuttgart) 2b: 215 (1955)

Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e urbicus, da “urbs úrbis”= città della città, cittadino, per la crescita dei giardini cittadini.

 

Cappello 30-70 mm di diametro, emisferico, convesso piano-convesso, a volte con grosso umbone ottuso, liscio, opaco, leggermente igofano, ornata da fibrille radiali innate bianco-ocracee da giovane, più scure in vecchiaia, rossastro grigio-brunastro con tempo umido, bianco-argillaceo, grigio-bruno-ocraceo con tempo secco, margine a lungo incurvato, sottile, appendicolato da resti del velo biancastro.
Lamelle adnate-smarginate, larghe, intercalate da lamellule di varia lunghezza, grigio-ocra-pallido, poi grigio-brunastre, rosso-ruggine, filo lamellare intero ondulato, biancastro.
Gambo 40-80 mm, cilindricio, claviforme o con bulbo arrotondato, pieno poi cavo, fibrilloso-setoso, ricoperto da un velo setoso fibrilloso bianco su fondo grigio-bruno, formante nel giovane una zona anulare fugace, sfumato di grigio-liliacino alla sommità, cortina bianca abbondante presto fugace.
Carne di colore bianca-grigiastra, leggermente sfumata di liliacino alla sommità del gambo.
Odore e Sapore leggermente terroso rafanoide.
Habitat Salice (Salix sp.).

Immagine 2 - 3

Microscopia:
Spore: 2: ellissoidali, verrucose, da debolmente a moderatamente destrinoidi - 2, (7,39)7,72-7,89-8,66(9,14) x (4,52)4,77-5,13-5,46(5,58)µm, (n.66), Q= (1,42 )1,51 - 1,756(1,87), media 8,18 × 5,07 µm, Qm= 1,62.

Ambiente: Boschi di latifoglie


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