Leccinum albostipitatum Den Bakker & Noordel. (2005)
Etimologia: Leccinum, da "líceus" derivato da "ílex -icis"= leccio, attinente al leccio, ma anche molte altre assenze, e albostipitatum da "albus"= bianco e da da "stipes - pitis"= stelo, gambo, per il gambo bianco

 

Cappello 80-200 mm, emisferico, convesso, infine piano-convesso, cuticola untuosa con tempo umido, finemente tomentosa a fibrillosa-squamulosa, arancio vivo, rosso-arancio, margine specialmente nei giovani basidicarpi inflessi, con lembi appendiculati, con l’età apparentemente intero e lembi marginali assenti.
Tubuli annessi adnati, lunghi 10-30 mm, fini, biancastri, bianco-giallastri, facilmente staccabili dal cappello.
Pori piccoli, tondeggianti, bianchi bianco-giallastri poi brunastri-chiaro, brunastri scuro se ammaccati.
Gambo 60-140 mm, da cilindrico a subclaviforme, attenuato in alto, biancastro, a lungo ricoperto da fini squamette bianche, che virano lentamente al rosso-brunastro solo negli esemplari vecchi, sovente base con sfumature bluastre chiaro alla manipolazione,
Carne tenera nel cappello, fibrosa nel gambo, biancastytra, all’aria violacea, poi al grigio-nerastro, bluastra nella base del gambo.
Odore leggero fungino.
Sapore dolce.
Habitat Pioppo tremulo(Populus tremula).

immagine2 3

Note:
La differenza principale tra Leccinum aurantiacum e Leccinum albostipitatum si trova nel colore dell'ornamentazione del gambo e nel colore del gambo sia in carpofori freschi che secchi.
Il Leccinum aurantiacum ha generalmente un’ornamentazione color marrone-rossastro già nei giovani carpofori
Il Leccinum albostipitatum ha un cappello più arancione, e inizia già nei giovani carpofori con le ornamentazione del gambo completamente bianche, che si colorano leggermente più scure negli esemplari più vecchi.

Ambiente: Boschi di latifoglie


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