Polyporus badius (Pers.) Schwein. (1832)

Sinonimi:
Boletus badius Pers., Syn. meth. fung. (Göttingen): 523 (1801)
Boletus durus Timm, Fl. Megapol. Prodr.: 271 (1788)
Boletus perennis Batsch, Elench. fung. (Halle): 103 (1783)
Leucoporus picipes (Fr.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 165 (1886)
Melanopus picipes (Fr.) Pat., Hyménomyc. Eur. (Paris): 137 (1887)
Polyporus dibaphus Berk. & M.A. Curtis, Grevillea 1(no. 3): 36 (1872)
Polyporus picipes Fr., Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 440 (1838)
Polyporus trachypus Berk. & Mont., Syll. Gen. Sp. Crypt. (Paris): 482 (1856)
Royoporus badius (Pers.) A.B. De, Mycotaxon 65: 471 (1997)

Etimologia: Polyporus, dal greco “polys”= molti,numerosi, e da “póros”= poro, passaggio, con molti pori, e dal latino “badius”= marrone, baio, originariamente riferito al colore di un tipo di mantello equino, per il colore del carpoforo.

 

Basidiocarpo annuale, pileato, stipitato lateralmente o centralmente, cresce singolo o in gruppi numerosi.
Cappello 40-100-160 mm di diametro, convesso-appianato, spatoliforme, imbutiliforme, carnoso elastico, fragile dopo essiccazione, superficie grigio-brunastra, bruna, bruno-rossiccio, più chiaro verso il margine il quale è sottile, sinuoso, ondulato.
Tubuli monostratificati, decorrenti, corti, crema-ocracei.
Pori piccoli, rotondeggianti, bianchi poi crema-ocracei.
Gambo 20-50 mm, cilindrico, irregolare, eccentrico, laterale, glabro e brunastro all'apice, nerastro e granuloso-fioccoso alla base.
Contesto bianco, poi crema, elastico, tenace, fragile nel fungo essiccato.
Odore e Sapore gradevole dolciastro.
Habitat Betulla(Betula pendula) - Pioppo tremulo(Populus tremula). È agente di carie bianca.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di latifoglie


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