Bovista glacialis Kreisel 1964

Etimologia: Bovista, si collega al tedesco “bofist”= vescia, loffa, alludendo alla silenziosa esplosione con cui lascia uscire le spore a raggiunta maturazione, e glacialis, da “glacíes”= ghiaccio, dei ghiacci, che cresce in alta montagna vicino ai ghiacciai.

 

Carpoforo 8-25 mm di diametro, globoso, subgloboso, parte sopra ± appiattita, esile fascetto miceliari basale.
Esoperiodo forforaceo, con verrucche evidenti caduche con l'età, biancastro, in seguito brunastro a partire dalla base.
Endoperiodo sottile, papiraceo, grigio-brunastro, rosso-brunastro, all'apice a maturità si rompe producendo un'apertura irregolare (ostiolo) che favorisce la dispersione delle spore.
Gleba all’inizio bianca molle, poi a maturità costituita da una polvere sporica e capillizio di colore bruno-olivastra.
Subgleba appena sviluppata o del tutto assente.
Habitat prateria alpina.San Colombano 2550m., Sunny Walley 2650m., Pizzini 2750m.

Immagine 2

Spore: 2: globose, grossolamente verrucose, con corto resto di sterigmale, (3,92)4,18-4,765-5,19(5,25)µm.
Capillizio: 2: 3: tipo Lycoperdon, largo fino a (3,82)4,15-4,75-5,64(6,14), con pori arrotondati.

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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