Carpoforo
30-70 mm di diametro, globoso, subgloboso, con base ±
appuntita, sprovvisto di una base sterile, attaccato al suolo
con un ciuffo di ife miceliari radicanti, comunque a maturazione
si staccano dal terreno e liberi di rotolare in balia del
vento.
Esoperiodo sottile fragile, all’inizio
bianco, ricoperto da una pruinosità pulverulenta, poi
si frammenta (come un guscio d'uovo) in scaglie caduche, biancastro-sporco,
brunastro, annerente a partire dalla base, lasciando intravedere
il sottostante (endoperiodo).
Endoperiodo all’inizio biancastro-nocciola,
poi bruno-porporino, bruno-nerastro, di consistenza pergamenacea
con il secco, flessibile e resistente con l’umidità,
a maturità si rompe all'apice producendo un'apertura
irregolare (ostiolo) che favorisce la dispersione delle spore,
per rotolamento dei carpofori liberi.
Gleba all’inizio bianca, poi giallo-olivastra,
infine a maturità costituita da una polvere sporica
e capillizio, bruno-porpora-scuro, bruno-cioccolato.
Sapore Odore quando la carne è bianca,
gradevole fungino.
Habitat prateria alpina. Gavia 2550-2800m.,
Valle di Cedec-(Pizzini) 2700m, San Colombano 2600m, Val del
Gallo (Cancano) 1900m, Sunny Walley 2500-2800m., Santa Caterina
1800m.
Immagine
2
Microscopia:
Spore:
2:
globose, sublisce a finemente verrucose-punteggiate,
monoguttulate, (4,35)4,70-5,14-5,65(5,92)µm, con sterigma
± diritto, quasi sempre tronco, lungo (5,31)6,88-11,06-11,51(12,53)µm.
Capillizio:
2:
di tipo Bovista, ramificazioni dicotomiche, senza setti ne
pori, troncho principale largo (8,89)10,76-12,89-23,67(24,88)µm,
e con parete spessa larga (2,40)3,09-4,265-5,46(5,60)µm.
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