Carpoforo 15-25 mm di larghezza ×
40-50 mm di altezza, turbinato, piriforme con pseudogambo
cilindrico, subglocosi, base con esili cordoncini di ife miceliare.
Esoperiodo con superfice farinosa-forforacea,
sovente screpolata, gradualmente caduco lasciando residui
fioccosi, biancastro, poi bianco-grigiastro.
Endoperiodo sottile, papiraceo, bruno-giallastro
a bruno-scuro, fino a bruno-nerastro, all'apice a maturità
si rompe producendo un'apertura (stoma), irregolare tondeggiante
o ellittico, che favorisce la dispersione delle spore.
Gleba all’inizio bianca, poi giallo-olivastra,
infine a maturità costituita da una polvere sporica
e capillizio bruno-olivastra, senza ciuffo di capillizio basale,
dispersione delle spore affidata all'azione del vento e alla
gocce di pioggia, che provocano per pressione piccoli sbuffi
di spore.
Subgleba di struttura omogenea e compatta
senza spazi o cavità, ben sviluppata anche oltre metà
carpoforo, concolore alla gleba.
Habitat prateria alpina, zona paludosa con
sfagni. Val Zebrù (V-Alpini) 2650m.,Paluaccio (Oga)
1700m.
Immagine
2
Microscopia:
Spore:
2:
globose, da lisce a punteggiate, (4,12 )4,48 - 5,04(5,30)µm,
con resti di sterigma lunghi, (8,17 )8,619 - 15,073(17,23)µm.
Capillizio:
2:
tipo bovista, costituito da fiocchi separati ma intrecciati,
ramificati, 4,72-5,125-7,41-8,60 µm, con tronco principale
grosso 10,43-11,07-11,36 µm, con parete spessa, senza
pori (1,43 )1,586 - 2,776(2,85)µm.
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