Cortinarius favrei D.M. Hend. (1958)

Sinonimi:
Cortinarius alpinus sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
Myxacium favrei M.M. Moser, Kleine Kryptogamenflora, Edn 2 (Stuttgart): 195 (1955)

Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e l’epiteto “fàvrei” indica una dedica al botanico e micologo svizzero Jules Favre (1882-1959).

 

Cappello 20-45 mm di diametro, emisferico, convesso, piano-convesso, igrofano, bruno-rossastro, bruno-rosso-scuro e ricoperto da uno strato di glutine trasparente con tempo umido, bruno ocraceo con tempo secco, margine sottile, più chiaro, con resti velari da giovane.
Lamelle adnate leggermente decorrenti, arcuate, larghe, intercalate da lamellule di varia lunghezza, all’inizio di colore grigio-lilacino, poi bruno-lilacino, infine cannella-pallido, filo lamellare seghettato.
Gambo 30-50 mm, cilindrico, o leggermente claviforme, pieno, biancastro, da giovane ricoperto da un rivestimento abbastanza glutinoso, terminante in zona pseudoanulare mucillaginosa a circa 3/4 del gambo, si macchia ocraceo alla base, infine brunastro.
Carne bianca-grigiastra al taglio, poi ocra-rossastro-pallido.
Odore e Sapore dolciastro.
Habitat microselva alpina tra Salici nani e Dryas. Gavia 2550-2700m., Valle di Cedec-(Pizzini) 2700m., Sunny Walley 2700m, Stelvio-(Val dei Vitelli) 2600-2750m.

Immagine 2 3

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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