Russula dryadicola Fellner & Landa (1993)

Sinonimi:
Russula maculata ssp.alpina (Singer) Knudsen & Borgen (1992)

Etimologia: Russula, dal latino “rússus/a” derivato da “rússa”= rossa, rosseggiante, [anche se il cromatismo di questo gruppo di funghi spesso ne smentisce l'etimologia], e dryadicola, dal greco “drýus) quercia, per l’aspetto delle foglie che ricordano quelle della quercia, per l’habitat di crescita tra il dryas.

 

Cappello 20-60 mm di diametro, emisferico-convesso, poi convesso-appianato, cuticola poco separabile, liscia, vischiosa e lucente con tempo piovoso, asciutta e opaca a tempo secco, rosso-arancio, rosso-bruno, decolorante all’ocra-giallastro giallo-crema-pallido, margine solcato leggermente striato in vecchiaia.
Lamelle fitte,strette, adnate, all’inizio biancastre, poi crema-ocracee, filo lamellare concolore intero.
Gambo 20-40 mm, cilindrico, pieno, poi farcito, bianco, con base brunastra.
Carne bianca.
Odore leggero fruttato.
Sapore dolciastro, leggermente acre.
Sporata gialla IVa.
Reazione macrochimica Solfato di ferro = carne rosa-pallido.
Habitat prateria alpina, Camedrio alpino(Dryas octopetala). Val Zebru 2750m., Sunny Walley 2550m., Stelvio-(Val dei Vitelli) 2600m.

Immagine 2 3

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


[< Precedente] [HOME] [Seguente >]