Russula laccata Huijsman (1955)

Sinonimi:
Russula fragilis var.alpestris Boudier in Boudier e Fisher , p.p., Bull. Soc. Bot. Fr., 41: 246 (1894)
Russula norvegica D.A. Reid, Fungorum Rariorum Icones Coloratae 6: 36 (1972)
Russula norvegica var.rubromarginata Kühner, B.S.M.F., 91: 389. (1975)
Russula atrorubens
Russula atrorubens sensu J.E. Lange [Fl. Ag. Dan. 5: 63 &; pl. 180B (1940)]; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)

Etimologia: Russula, dal latino “rússus/a” derivato da “rússa”= rossa, rosseggiante, [anche se il cromatismo di questo gruppo di funghi spesso ne smentisce l'etimologia], e laccata, dal latino medievale “laccare”= tingere, dal persiano “lak”= lacca, vernice, dai colori lucidi e brillanti.

 

Cappello 15-25-35 mm di diametro, emisferico, subgloboso, convesso, infine appianato, a volte con largo umbone, o con una depressione centrale, cuticola separabile, grossa, lucente e brillante con l’umidità, rosso-porpora, rosso-porpora-nerastro con sfumature violette, a volte con decolorazioni bianco-sporco, bianco-grigiastre, margine liscio, poi da vecchio tubercolato.
Lamelle bianche poi biancastre, arrotondate al gambo, abbastanza spaziate, intervenate, intercalate da rare lamellule, filo intero concolore.
Gambo 15-30mm, cilindrico, pieno, poi midolloso, pruinoso in alto, bianco, base ocracea in vecchiaia.
Carne bianca, fragile.
Odore fruttato.
Sapore molto acre.
Sporata bianco-crema-chiaro, Ib - IIa.
Reazione macrochimica Solfato ferroso = carne rosa-pallido, Guaiaco = carne lentamente blù-azzurro.
Habitat microselva alpina, vallette nivali, tra Salice erbaceo(Salix erbacea), Salice retuso(Salix retusa). Gavia (Rifugio Berni) 2550m., Gavia (Passo) 2650m., Valle di Cedec-(Pizzini) 2765m., Forni 2200m.

Immagine 2

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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