Russula saliceticola var.gaviae Bincoletto, Giacomella, & Ostellari (2011)

Russula saliceticola var. gaviae Bincoletto, Giacomella & Ostellari var. nov.
Etimologia: “gaviae” = del Gavia, la località di raccolta.
A typo differt sporis verrucis plerumque solitariis, sapore semper miti et reactione celerrima ope guaiaco.
Holotypus in herbario A.M.B., sub n. AMB xxxxx conservatur.

Etimologia: Russula, dal latino “rússus/a” derivato da “rússa”= rossa, rosseggiante, [anche se il cromatismo di questo gruppo di funghi spesso ne smentisce l'etimologia], e Russula saliceticola var. gaviae Bincoletto, Giacomella & Ostellari var. nov. e saliceticola, dal latino “salix”= salice, per l’habitat nelle praterie alpine di Salix herbacea e da “gaviae” = del Gavia, la località di raccolta.

 

Cappello abbastanza carnoso, fino a 40 mm di diametro, solitamente convesso o subgloboso, successivamente piano e debolmente depresso, con orlo ottuso in gioventù, poi leggermente e brevemente scanalato; viola-brunastro, rosso-violetto vinoso, bruno cuoio, in modo uniforme o con zone decolorate all’ocra-beige, soprattutto verso il centro; cuticola asportabile fino a circa metà del raggio, viscida e brillante, rugolosa, sovente a maturità ritirata verso il bordo lasciando intravedere brevemente l’imenoforo.
Lamelle inizialmente ottuse e mediamente fitte, poi spaziate, infine decisamente spaziate, libere all’inserzione, ventricose, fragili e asportabili, flessuose, anastomizzate, con il filo intero; concolori col cappello per qualche mm, bianche poi crema-ocracee per la maturazione delle spore; non sono presenti lamellule.
Gambo 15-30 x 8-15 mm, subcilindrico e robusto, normalmente ingrossato alla base, consistente alla pressione, poi più molle; bianco, solo a maturazione con
tonalita giallastre alla base; interno cotonoso-bambagioso con qualche cavità.
Carne bianca, leggermente ingiallente solo in vecchiaia, con odore pressoché nullo o molto debolmente fruttato, di sapore mite, nelle lamelle, nel cappello e nel gambo.
Reazioni macrochimiche carne + FeSO4 = rosa; carne + guaiaco = blu-verdastro, molto rapida e decisa.
Sporata ocra, codificata come IIIa del Codice Romagnesi.
Habitat nelle microselve alpine, in estate, verosimilmente simbionte di Salice erbaceo(Salix herbacea), su terreno siliceo, con presenza di Loiseleuria procumbens e Alchemilla pentaphyllea.
Raccolte 18.08.2008, Passo Gavia, nel Comune di Valfurva a 2650 m s.l.m., presso S. herbacea, leg. A. Bincoletto e G. Giacomella. 24-26.08.2009, Passo Gavia, nel Comune di Valfurva a 2650 m s.l.m., presso S. herbacea, leg. A. Bincoletto e C. Ostellari.

Immagine 2 3

Microsacopia: exs. n. 1011 - 1031
Spore: 2: 3: obovoidali, 7,8-10,5 x 6,9-8,1 µm., con nette verruche conico-ottuse, alte fino a 0,8-1,0 µm., prevalentemente isolate, piu raramente connesse da brevissime e sottili creste; plaga soprailare ampia e nettamente amiloide.
Epicute: formata da peli di ca. 3-4 µm. di calibro, con terminale ottuso, solo in parte leggermente infossato, normalmente lisci o leggermente gibbosi, qualche
volta forcati.
Dermatocistidi: numerosi, larghi 5-8 µm., normalmente cilindracei, raramente attenuati all' apice, di solito con 1-2 setti ben distanziati, a volte con
piccoli diverticoli. Pigmento non incrostante.

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


[< Precedente] [HOME] [Seguente >]