Carpoforo 10-20 mm di diametro × 15-25
mm di altezza, turbinato-subgloboso, a piriformi, il quale
è fissato al substrato da un fascetto di ife miceliari
biancastre.
Esoperidio biancastro, poi bruno-pallido,
ricoperto da ciuffi di aculei evidenti,mescolati a verrucche
o garniuli, liscio dopo la loro caduta.
Endoperidio poco visibile, grigio-marrone.
Gleba (carne) all’inizio bianca, poi
ocra-bruno-scuro, infine a maturazione in una polvere bruno-tabacco
(polvere sporale e ciuffo basale capillizio non ben differenziato),
la quale viene espulsa attraverso un orifizio (stoma) fimbriato,
che si apre alla sommità del carpoforo. Subgleba abbastanza
ben sviluppata negli esemplari piriformi, formata da piccole
cellette, grigio-beige con toni lilacini.
Habitat prateria alpina. Val del Gallo (Cancano)
hslm.1900, Stelvio (lago del Mot) hslm 2500.
Immagine
2
Microscopia:
Spore:
2:
sferiche, senza o con cortissimo resto sterigmale, aculeate-verrucose,
(4,44)4,54-4,78-5,73(6,22), aculei alti (0,40)0,44-0,72-0,80(0,81)µm,
frammiste a sterigmi
liberi nel preparato lunghi (7,79)8,46-12,89-19,11(21,57)µm.
Capillizio:
2:
fragile, con pareti spesse, settato, biforcato, (2,27)3,01-4,305-5,50(6,08)µm,
spessore parete (0,30)0,39-0,48-0,70(0,78)µm. con piccoli
pori e numerosi setti.
Struttura
aculei: 2:
costituita da sferociti banali, (15,33)19,11-19,705-29,76(31,12)
x (10,65)13,91-19,765-24,13(26,33)µm.
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